"Cassandra ha cambiato il mio modo di fare danza”. Parole di Luciano Cannito, coreografo divenuto famoso per il grande pubblico televisivo che segue la danza grazie alla trasmissione”Amici di Maria”, ma che vanta un curriculum di tutto rispetto nel mondo della danza internazionale, ha ballato e coreografato nei più grandi teatri di tutto il mondo dal Metropolitan di New York alla Scala. Oggi dirige la compagnia di ballo del Teatro Massimo di Palermo, oltre ad essere come dice lui, più conosciuto per essere il fidanzato ufficiale di Rossella Brescia, “la donna che ama profondamente” – come afferma lui stesso in pubblico e che è interprete di questa nuova “Cassandra, in scena al Teatro Smeraldo di Milano dal 30 marzo al 3 aprile.
Lo spettacolo è stato presentato l’altro giorno allo Smeraldo dallo stesso Cannito alla presenza dei due interpeti principali e cioè Rossella Brescia e Stefano De Martino, rispettivamente nei ruoli di Cassandra e Enea. Ma la compagnia è formata anche da Michele Barile, Martina Calcagno, Andrea Condorelli, Rossella Lucà, Massimo Margarina, Diego Millesimo, Tommaso Petrolo, Grazia Striano e Carmela Visciano.
Tutti insieme per raccontare la storia di Cassandra, tratta dal capolavoro di Christa Wolf che rielabora, partendo dal mito classico, il valore dell’indipendenza femminile. Uno dei lavori di maggiore successo di Cannito il quale, dopo il debutto ufficiale al Teatro Olimpico di Roma nel 1995, ha presentato questo balletto all’Estonian National Opera, al Teatro San Carlo di Napoli, a Parigi e in molti altri teatri.
Il lavoro traspone in chiave moderna la guerra di Troia ambientandola nella Sicilia degli anni Cinquanta .La giovane Cassandra si innamora contro il volere del padre Priamo di Enea, un giovane disoccupato e viene rinchiusa nella sua camera dove sogna che una bella donna straniera sarà la causa della sventura della sua gente. Dall’America dove era emigrato, torna il fratello Paride portando appunto con sé Hellen e nonostante Cassandra tenti di dissuadere il fratello, le nozze saranno celebrate. All’arrivo improvviso di Ulysses, marito miliardario americano che tenterà di rimpossessarsi della moglie, la comunità cercherà di proteggere i due sposi. L’astuto magnate porterà però con se un televisore, novello cavallo di Troia, oggetto sconosciuto in quegli anni in Sicilia. La popolazione si radunerà attorno a quell’oggetto misterioso per rimanerne come ipnotizzata, cadendo in un sonno profondo che permetterà a Ulysses di riprendere Hellen.
Cassandra rinuncerà per sempre al suo amore per Enena e non le resterà altro da fare che spegnere il televisore.
Due protagonisti della televisione di oggi che parlano in questo lavoro, di come la televisione possa trasformarsi in un mostro che divora chi la guarda.. Come mai?
“Non tutta la televisione è cattiva – spiega Cannito – ogni linguaggio va interpretato nel modo giusto. Grandi scrittori, come in questo caso Christa Wolf ma penso anche a Pisolini, negli anni passati hanno capito come la televisione avrebbe potuto avere anche degli effetti negativi. La televisione ha certo cambiato la storia e il modo di pensare di tutta l’umanità attraverso il racconto basato soprattutto sulle immagini, ma per fortuna esiste il libero arbitrio del telecomando e anche la possibilità di uscire di casa e andare per esempio a teatro”.
“Io sono giovane e mi ritengo fortunato di non stare tutto il giorno avanti a un computer o davanti alla Tv, magari a 3D e costata un sacco di soldi, perché sono riuscito a fare un lavoro che mi piace – afferma Stefano De Martino interprete di Enea – e penso a tutti quei ragazzi che ballano come me e che fanno sacrifici solamente per mettere da parte i soldi per prendere un treno e andare a fare una audizione. E a quelli che stanno tutto il giorno sul divano davanti alla televisione costosa, dico loro che sarebbe stato meglio spendere i loro soldi per venire a teatro”.
Certo è che, che con i lati negativi che può avere avuto una trasmissione come Amici, ci sono anche quelli positivi e cioè di avere fatto conoscere la danza, quella classica soprattutto.
“Certamente – precisa ancora Cannito – fino a poco tempo fa il coreografo veniva scambiato con lo scenografo e quando con la gente si parlava di danza, questa conosceva solo l’hip hop, perché la televisione trasmetteva solo questo genere di musica e di danza. Dobbiamo pensare che “Amici” è stata l’unica trasmissione su tutto il pianeta, che parla della danza vera, che spiega quali sono i passi della danza classica, che mostra i passi a due più famosi del repertorio classico.Io quest’anno mi sono dato un sacco da fare per portare in trasmissione i più grandi professionisti della danza e non ho avuto ostacoli di nessun genere da parte di nessuno”.
Per Rossella Brescia, interpretare Cassandra dopo la Carmen delle passate stagioni, è una esperienza che l’ha fatta crescere artisticamente ancora di più.
“Se devo essere sincera ho sentito questo ruolo molto più congeniale alla mia persona, dico come sono in realtà nella vita – ha affermato – Cassandra è diversa da Carmen che potenza bellezza e capacità deduttiva, quella di Cassandra è una bellezza interiore basata sulla sensibilità.
Certo è un paradosso che proprio io debba spegnere alla fine la televisione, anche perché la televisione buona c’è, basta scegliere e usare il telecomando”.
Il 23 marzo si è svolta a Roma la manifestazione per sostenere la Danza. Anche il cast dello spettacolo "Cassandra" (tra cui Rossella Brescia, Stefano De Martino e Luciano Cannito) hanno fortemente sostenuto questa causa durante la loro conferenza stampa a Milano.
Teatro Smeraldo ore 20.45 dal 30 marzo al 3 aprile 2011 , domenica ore 18